Il Cavaliere Inesistente
Lettura espressiva del racconto di Italo Calvino con interventi musicali
Il prossimo sabato 20 Aprile il nostro Salotto della Musica ospiterà un gruppo di attori della Associazione Culturale Jonathan's di Padova per una lettura espressiva del Cavaliere Inesistente, un romanzo fantastico creato nel 1959 dalla penna di Italo Calvino (1923-1985).
La regia è di
Renata Rizza Stracquadanio e alle letture saranno alternate una selezione di musiche evocative dal vivo.
La riservazione di un posto è consigliata alla pagina Prenotazioni.
Voci
Riccardo Donà
Alessandra Bevilacqua
Daniela Zangara
Marzia Soavi
Giorgio Pedergnani
Giancarlo
Ieranò
Musiche
Rachele Stocco - flauto dolce
Stefania Fava - percussioni
La storia, ambientata all'epoca delle Crociate contro gli infedeli, si sviluppa intorno alla figura di Agilulfo, cavaliere dall’armatura vuota, che esiste solo attraverso la forza di volontà e la coscienza. Tra gli altri personaggi, in particolare, acquista rilievo il giovane Rambaldo, che rappresenta una sorta di altro protagonista. Mentre Agilulfo, presentatosi alla corte di Carlo Magno a Parigi, è inviso agli altri cavalieri per la legge di perfezione che lo guida (e che al tempo stesso lo rende inumano), il giovane Rambaldo vuole vendicarsi dell'argalif pagano Isoarre, che ha ucciso suo padre. Caduto in un'imboscata, Rambaldo è salvato dalla bella Bradamante, di cui s'innamora all'istante; Bradamente è però a sua volta innamorata proprio di Agilulfo, e rifiuta quindi il giovane. Il tutto si sblocca quando un giovane, Torrismondo, svela di essere il figlio di Sofronia, la donna che, salvata quindici anni prima da Agilulfo dalle mani di alcuni briganti e creduta all'epoca vergine, era valsa al protagonista il titolo nobiliare per la difesa della sua illibatezza. Colpito nell'onore (e cioè nella propria identità di cavaliere) Agilulfo parte alla ricerca della donna per scoprire la verità, seguito a ruota da Bradamante, Rambaldo e Torrismondo, che vuole ritrovare il padre, membro del fantomatico Sacro Ordine dei Cavalieri del Gral. La ricerca conduce Agilulfo dall'Inghilterra al Marocco sull tracce di Sofronia, mentre Torrismondo scopre che in realtà i Cavalieri del Gral non sono affatto i paladini che si aspettava. Dopo che il "cavaliere inesistente" ha recuperato Sofronia e l'ha condotta al campo dei Franchi, Torrismondo, nel frattempo innamoratosi perdutamente di lei, scopre di non essere suo figlio ma suo fratellastro: i due possono vivere felicemente il loro amore. Agilulfo invece non viene a conoscenza della verità: credendo di aver ormai perso l'onore, scompare cedendo a Rambaldo la propria armatura. Anche Bradamante rivela infine la propria identità: ella altro non è che suor Teodora, narratrice delle vicende. Delusa dai suoi amanti, la donna è solita rifugiarsi in un convento ma, in chiusura del romanzo, sarà la voce dell'innamorato Rambaldo a farla fuggire dal monastero.